Il riuso va inteso come un'alternativa al concetto dell' usa e getta. Esso si attua quando le funzioni per cui è stato creato l'oggetto sono riviste alla luce di un suo nuovo ed originale utilizzo. Diversamente, il riciclaggio impone la distruzione del rifiuto per creare nuovi diversi oggetti o prodotti.

Gerachia dello smaltimanto dei rifiuti:
1 Riduzione,
2 Riuso,
3 Riciclo.

Il riuso è definito come la seconda delle "3R"; riduzione, riuso e riciclo.

Storicamente, la motivazione finanziaria è stato uno dei principali motori del riuso, perché riusare evita di comprare nuove materie prime necessarie per la creazione di "nuovi" oggetti. Attualmente soprattutto nei paesi in via di sviluppo alcuni progetti di sviluppo economico hanno sfruttato il "riuso" per migliorare le condizioni di vita di piccole comunità.

Tra i vantaggi noti del riuso abbiamo:

  • Risparmi nell'acquisto di materie prime,
  • risparmi nello stoccaggio dei rifiuti,
  • risparmi energetico per la produzione del sostituto e
  • risparmi per il conferimento e smaltimento in discarica,
  • emersione di quote di lavoratori oggi marginalizzati .
Il riuso può anche essere sfruttato a scopi di tipo terapeutico/riabilitativo.[2]

Il riuso sposta lo sviluppo e la crescita su settori che non aumentano l'incremento delle merci, senza negare lo sviluppo.[3]

Il riuso permette di creare strutture abitative o complementi di arredo a costi contenuti per le persone più bisognose.[4]

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